sabato 30 maggio 2009

Umida Cena


Con una facile dietrologia noi del musiclab mandiamo in cantina le pur belle cene precedenti in favore dell'ultima devastante, provante e soprattutto umida ultima cena.Tutto è iniziato, come nella migliore organizzazione Elsa con una serie di ingiustificati abbandoni dell'ultimo minuto che per un secondo e mezzo o forse due ci hanno fatto pensare: "meglio pochi ma buoni". Tre macchine affrontano le impervie curve che dalla tranquilla pianura sassolese ci hanno condotto in un luogo ameno con fiumi in piena, foreste incontaminate, branchi di lupi, cavalli selvaggi e decisamente ventilato. Un freddo bestia insomma in un posto dimenticato da Dio e dagli uomini. Altri avventurieri del MusicLab ci hanno raggiunto con mezzi propri per unirsi a una cena a base di italica pizza (ottima quella con bresaola, rucola e grana che si è affermata come un must gastronomico) innaffiata da rivoli di biondissima birra e rossissimo vino fermo con un bouquet di frutti di bosco, mandorla e guaranà del Ciapas. Dopo alcuni istanti di sconcerto nel vedere appeso un puzzle botticelliano da 23.476 pezzi che è costato la vita ad almeno 3 generazioni di ristoratori, l'intrepido e a quel punto sazio gruppo scelto di escursionisti si è lanciato in sfide di calcio balilla e in struggenti serenate che immorataleranno per i posteri la scelta, da parte di alcune balleraie, di calzare una dozzina di cm di tacco laccato nero e terribilmente invitante per lo scortes sesso.
E poi.... arrivò la piscina.
La prima vittima designata fu l'Anastasia e a seguire tutto il resto della banda che sprezzante delle temperature polari con atletico gesto si è tuffata tra i flutti dimentica di pantaloni, scarpe, portafogli, telefoni cellulari e navigatori per auto. Da segnalare il Dj/Vocalist più figo che orecchio umano abbia avuto il piacere di ascoltare, Alle tra un bagno e l'altro si è infatti impadronito di consolle, microfono e quant'altro per regalare ai fradici ballerini momenti di irrefrenabile danza, così, tanto per rallegrare gli stati più acuti di congestione. Tra cubi improvvisati, rispolvero di brani noti e meno noti, nostalgie e piani strategici per far volare in acqua altra gente, la serata ha toccato apici di euforia, soprattutto quando un rapper (fino ad allora sempre travestitosi da chitarrista) ha impugnato il microfono per lanciarsi in una travolgente versione di Europaa2. Grande Davide!!!
 
E nemmeno il pogo è mancato, stanchi della rigida formalità dei balli perfettamente eseguiti dal gentil sesso, gli uomini hanno risposto dal canto loro con spallate e colpi di petto dissemindando il panico tra gli astanti. Da segnalare l'incomparabile gentilezza del ristorante Martelli che ha davvero fatto del suo meglio per far sì che tutti i musiclabbbisti potessero sentirsi, per un istante, in un clima vacanziero e scevro dalle solite noie della quotidianità.
La serata si è poi conclusa tra the caldi per contrastare la più ampia messa in campo di pelle d'oca che la storia ricordi, sedili delle macchine fradici al rientro e tanta voglia di far sì che questi momenti rimangano per sempre, come cartoline da appendere al muro dei ricordi. Ogni volta che le si guarderà tutti noi potremo dire: "io c'ero".
Alla prossima.........

martedì 26 maggio 2009

Cena MusicLab


A tutti i musiclabbisti... Giovedì ci si incontra alle otto e mezza al parcheggio del Ristorante Ristoro (credo si chiami così) che rimane poco prima del Rockville sulla sinistra per chi viene da Sassuolo, sulla destra per chi scende dai monti.

Mi raccomando venite tutti e lasciate la serietà a casa perché a noi non serve.

mercoledì 13 maggio 2009

le assi del palco scricchiolano


A pochi minuti dall'inizio dello spettacolo solo lo scricchiolio delle assi del palco è riuscito a catturare la mia attenzione, il pensiero di quanto peso hanno dovuto sopportare in tutti questi anni mi ha affascinato; non mi riferisco al peso delle persone che le hanno calpestate, ma al peso delle loro emozioni, delle loro paure prima delle esibizioni. Credo che quelle assi ne avrebbero di storie da raccontare, specialmente quando va in scena il MusicLab. A pochi minuti dall'inizio, ognuno di noi vive un momento magico di estraniazione da quanto lo circonda, così tra il serpeggiare dei cavi, tra chitarre e aste dei microfoni... si possono notare tante piccole isole raccolte nei rispettivi pensieri che si scontrano quasi per caso incoraggiando gli altri solo per incoraggiare se stessi. Poi arriva un momento in cui la tensione ha il sopravvento e allora è il corpo che parla saltellando, stringendo i pugni, abbracciando, sospirando o respirando a fondo... e poi c'è quell'aumentare costante del battito del cuore che dal petto sale, sale fino a che lo senti in gola quasi a volerti soffocare. Qualcuno avrebbe voluto evitare di affidare il peso delle sue emozioni alle assi perché credeva che magari si potessero rompere facendogli fare una pessima figura, altri invece nonostante portassero nel cuore un dolore tanto grande da poterle rompere sul serio vi si sono affidati esibendosi nonostante tutto. Credo allora che se c'è una lezione da trarre è che occorre avere il coraggio di far scricchiolare le assi del palco comunque e sempre.... un po' perché certe emozioni non tornano più, un po' perché la vita, a volte ,non è così diversa da un palcoscenico.

L






domenica 10 maggio 2009

No vittoria, ma tanta gloria


Finalmente, perché diciamocelo le nostre vittorie cominciavamo un po' a stancare, il MusicLab smentisce il noto adagio del "non c'è due senza tre" e a Matelica concquista il pubblico del teatro Pier Marini, ma non riceve l'ambitoPentagramma d'argento. Quest'anno il premio se lo sono infatti aggiudicati i nostri bravissimi amici del Colombini di Piacenza (link a fianco) ad ex-equo con una scuola indigena di Matelica altrettanto in gamba ma senza link a fianco. Ma che cosa rimane di queste giornate? Non certo l'amaro in bocca per non avere portato a casa il risultato, forse solo un poco localizzato nei pressi del velopendulo (sporgenza muscolare a forma di cono, sospesa al palato molle), ma piuttosto la consapevolezza di trasmettere a tutti quelli che ci ascoltano il nostro inguaribile entusiasmo. Ma passiamo alle cose serie... Qualcuno mi può dare una risposta a questa domanda così ben formulata dalla Mary C. in uno stato di pura ispirazione fisica degna della teoria della relatività di Einstein:"Cosa devo fare, ieri?", ma soprattutto perché ci hanno affidato come tutor una giovane esuberante frustino dotata, tanto da doverla per coerenza chiamare "la donna col frustino" così che per le celtiche vie di Matelica si potevano udire richieste di non poca ambiguità del tipo: "hai mica visto la donna col frustino?". E poi ci sono discoteche come il Paprikas in cui il nostro corpo di ballo ha potuto lasciare a bocca aperta non solo i discotecari paganti, ma anche i buttafuori, le bariste e i vocalist con una versione di sexy back da mozzare il fiato. Scrivo queste righe, un po' frammentate a dire il vero, dalla camera di un albergo con Riky che ha deciso di andare controcorrente inaugurando la pratica del letargo primaverile e con Sara che come una maestrina dalla penna rossa corregge inflessibile ogni più piccolo errore di battitura. A breve, fatte armi e bagagli, rotoleremo fino alla stazione e torneremo a Modena per dirvi a voce quello che per iscritto non si può (altrimenti ci censurano).

Vi lascio con la testa già allo spettacolo di martedì...Aggiungi video un bacio a tutto al musiclab dai rimasti

LSR